Il melanoma è tumore maligno cutaneo. Colpisce i melanociti ossia cellule della cute, delle mucose, delle meningi e dell’occhio.
Il melanoma è ritenuto un tumore maligno perché le sue cellule maligne si propagano nei linfonodi e nei vasi sanguigni tramite il fenomeno della metastasi.
È stato dimostrato che intervenire sul melonoma in modo preventivo o precoce può ridurre il rischio di morte. Vediamo come si forma il melanoma, i sintomi e le possibili cure.
Chi colpisce il melanoma?
Ti starai chiedendo quali sono i soggetti a rischio del melanoma. Il melanoma colpisce maggiormente i soggetti con la pelle chiara, a partire dai 35 anni fino ai 65 anni. Le donne sono leggermente più a rischio rispetto agli uomini.
Il melanocita è la cellula responsabile del colorito della pelle. Un’eccessiva esposizione al sole o ad altri strumenti che proiettano raggi UV, specialmente da parte di soggetti con pelle chiara e nei indicati come “sospetti” dal medico, sono fattori che rischiano la formazione del melanoma.
Come faccio a capire se ho un melanoma? Guida ai sintomi del melanoma.
Purtroppo il melanoma è un tumore maligno, ma se preso in tempo, può esserci qualche margine di guarigione. A tal proposito, è meglio informarsi immediatamente sui sintomi, in modo da poter riconoscere se siamo stati colpiti da melanoma e procedere con le cure necessarie.
Il melanoma si manifesta sottoforma di neo dalle caratteristiche particolari: bordi frastagliati, colore (ossia i pigmenti) e simmetria che cambiano, l’estensione o la riduzione delle dimensioni in verticale o in orizzontale.
È importante tenere sotto controllo la quantità e l’aspetto di nei o nevi presenti nel nostro corpo. È raccomandabile effettuare uno screening dei nei per valutarne la malignità e farli asportare.
È possibile curare il melanoma? Vediamo terapie per sopravvivere al melanoma
La “biopsia escissionale” ha l’obbiettivo di far annullare il rischio di morte perché consiste nell’asportare il neo prima che inizi la fase di metastasi. Se invece ti sei accorto del melanoma quando era allo stato avanzato, si possono solo applicare terapie adiuvanti, ossia che allungano la durata della sopravvivenza.