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Il Colon è l’ultimo tratto dell’apparato digerente che si occupa dell’assorbimento dell’acqua e delle vitamine, oltre a svolgere una funzione fondamentale per l’organismo in quanto si occupa del transito degli scarti prima della loro eliminazione.

Il Colon può essere colpito da numerosi disturbi, i cui principali sono determinati dal manifestarsi di problemi inerenti il non corretto funzionamento e l’irritazione delle sue pareti, determinando la sindrome da Colon irritabile. Tale disturbo è un’infiammazione che colpisce l’area addominale provocando dolori e un senso di gonfiore che possono dar luogo a fastidiose manifestazioni di dilatazione dello stomaco, meteorismo e aerofagia. Diarrea, gonfiore addominale, stitichezza e forte dolore e infiammazione possono essere causa di disfunzioni a livello del Colon e avere bisogno di essere curati mediante l’assunzione di farmaci prescritti dal proprio medico e, talvolta, viene consigliato di effettuare esami approfonditi al fine di escludere la presenza di patologie maggiori. In rari casi il Colon può dare luogo a disturbi che vengono trascurati, accorgendosi poi troppo tardi che i sintomi erano dovuti alla presenza di un carcinoma a livello del Colon.

Il Colon è una parte importantissima del nostro apparato digerente e spesso l’assunzione di alcol, una dieta squilibrata, l’alcol e il fumo possono provocare irritazioni a diversi stadi che, se non curati, possono sfociare nella presenza di disturbi di maggiore entità. Nel caso in cui si avvertisse dolore a livello del Colon, il consiglio è quello di contattare subito il proprio medico, il quale saprà consigliarvi sulla terapia più consona per l’eliminazione del disturbo. Solitamente viene consigliato al paziente di rimanere qualche giorno a riposo, bere molta acqua e seguire una dieta equilibrata, la quale prevede l’eliminazione di alimenti ad alta acidità e i latticini, a favore di cibi integrali e facilmente digeribili. I principali esami che vengono prescritti al paziente che manifesta dolori a livello del Colon sono l’esame del sangue e delle urine, salvo qualora si fossero riscontrati sintomi più importanti per i quali si rende talvolta necessaria un’ecografia o colonscopia.

La Toxoplasmosi è un disturbo infettivo provocato da batteri presenti negli uccelli e nei mammiferi, i quali possono trasmetterlo agli esseri umani in seguito al contatto. Oltre al contatto con gli animali, anche il consumo di verdure e cibi crudi potrebbe provocare l’insorgere della patologia.

La Toxoplasmosipuò essere anche asintomatica e, pertanto, non manifestarsi nei soggetti pur essendo in corso e avendo colpito l’organismo. I principali sintomi, ove presenti, si manifestano a livello delle ghiandole del collo causando un ingrossamento delle stesse, con la presenza talvolta di febbre.

La Toxoplasmosipuò essere congenita, ovvero con un’infezione presente nel bambino fin dalla nascita (nel caso in cui la malattia avesse colpito il feto ancora nella pancia della mamma), in soggetti con uno stato di salute stabile oppure coloro che sono indeboliti a causa di problematiche altre e, pertanto, sono più recettivi alle infezioni. Nel caso in cui la donna incinta contraggala Toxoplasmosi, l’infezione giungerà al feto e talvolta possono manifestarsi problematiche anche gravi. Le principali comprendono il sottopeso del bambino, una testa troppo grande o troppo piccola, fegato e milza ingrossati, linfonodi e ittero. Qualora una donna in stato di gravidanza manifesti i sintomi della Toxoplasmosi (oppure se temesse di averla contratta), è opportuno che contatti immediatamente il proprio medico, al fine di effettuare i controlli necessari e procedere con la cura dell’infezione.

La Toxoplasmosi nei soggetti adulti può invece manifestarsi con febbre, ghiandole del collo ingrossate, emicrania e, in taluni casi, anche la presenza di problemi alla vista, al linguaggio e al movimento: n tali casi è opportuno accertare la presenza della patologia con i tradizionali esami del sangue. Solitamente, salvo casi specifici, si procede alla cura dei singoli sintomi e viene raccomandato molto riposo al paziente: non esiste infatti una cura specifica per la Toxoplasmosi, dal momento che l’ingrossamento delle ghiandole solitamente scompare autonomamente nel giro di poco tempo.